Da alcune settimane circola la voce falsa e tendenziosa secondo cui il responsabile dell'associazione del Bangladesh e dell’Associazione Dhuumcatu, Siddique Nure Alam detto Bachcu, avrebbe indebitamente intascato dei soldi sfruttando la situazione che si è venuta a creare tra i lavoratori immigrati del Bangladesh che stanno richiedendo il permesso di soggiorno umanitario. Da indiscrezioni sembrerebbe che tale accusa sia stata messa in giro anche da alcuni dirigenti della Cgil di Roma.
Ribadiamo che si tratta di calunnie assolutamente false, costruite per colpire e indebolire il movimento di lotta che in questi mesi si è e si sta creando in tutta Italia e che mira alla concessione dei permessi di soggiorno umanitari.
Come più volte pubblicamente espresso in affollate assemblee e in alcune interviste, per sostenere e portare avanti questa mobilitazione (che a Roma va avanti dal 4 dicembre 2007) la comunità del Bangladesh nelle prime settimane di gennaio (ben prima che si iniziassero a presentare le richieste di asilo!) ha raccolto tramite una pubblica colletta integralmente volontaria, a cui hanno contribuito circa tremila persone, sessantamila euro. Con questo fondo (utilizzato per 348000 volantini, circa settemila lettere e franco bolli, raccomandate, dhl, pony express, servizio di ordine, tende, coperte, comunicazioni telefoniche, trasporti, fotocopie, servizio AMA, cartaigienica, furgone, autista, benzina, amplificazioni audio dal 9 al 31 gennaio, etc.) stiamo e continueremo a mandare avanti un movimento auto-organizzato e auto-finanziato, privo di alcun tipo di altra sovvenzione.
Sfidiamo chiunque a sostenere pubblicamente l’accusa di sfruttamento (salvo l’aver attinto dal fondo per circa 200 caffè!), in quanto non abbiamo alcuna difficoltà a rispondere e a smascherare tali bugie e nell’eventualità in cui ci fosse il sospetto di un reato, rientrerebbe nelle competenze della Guardia di Finanza e non della Cgil o dell’On. Lucidi, né delle altre associazioni.
È dal 1992 che più volte la nostra associazione è stata accusata di varie questioni sempre totalmente inconsistenti (addirittura nel 2002 la magistratura accusò il nostro responsabile di “terrorismo internazionale”). La verità è che si è voluto e si vuole colpire la capacità del movimento dei sans papiers in Italia di auto-organizzarsi e di auto-finanziarsi che il Dhuumcatu da anni porta avanti nelle lotte dei lavoratori immigrati del Bangladesh e non solo.
Detto questo ribadiamo a tutti che continueremo a auto-organizzarci e continueremo a rivendicare i diritti dei cittadini immigrati che già hanno iniziato mobilitazioni permanenti davanti alle principali Questure d’Italia tra cui quelle di Palermo, Napoli, Milano.
Ribadiamo che si tratta di calunnie assolutamente false, costruite per colpire e indebolire il movimento di lotta che in questi mesi si è e si sta creando in tutta Italia e che mira alla concessione dei permessi di soggiorno umanitari.
Come più volte pubblicamente espresso in affollate assemblee e in alcune interviste, per sostenere e portare avanti questa mobilitazione (che a Roma va avanti dal 4 dicembre 2007) la comunità del Bangladesh nelle prime settimane di gennaio (ben prima che si iniziassero a presentare le richieste di asilo!) ha raccolto tramite una pubblica colletta integralmente volontaria, a cui hanno contribuito circa tremila persone, sessantamila euro. Con questo fondo (utilizzato per 348000 volantini, circa settemila lettere e franco bolli, raccomandate, dhl, pony express, servizio di ordine, tende, coperte, comunicazioni telefoniche, trasporti, fotocopie, servizio AMA, cartaigienica, furgone, autista, benzina, amplificazioni audio dal 9 al 31 gennaio, etc.) stiamo e continueremo a mandare avanti un movimento auto-organizzato e auto-finanziato, privo di alcun tipo di altra sovvenzione.
Sfidiamo chiunque a sostenere pubblicamente l’accusa di sfruttamento (salvo l’aver attinto dal fondo per circa 200 caffè!), in quanto non abbiamo alcuna difficoltà a rispondere e a smascherare tali bugie e nell’eventualità in cui ci fosse il sospetto di un reato, rientrerebbe nelle competenze della Guardia di Finanza e non della Cgil o dell’On. Lucidi, né delle altre associazioni.
È dal 1992 che più volte la nostra associazione è stata accusata di varie questioni sempre totalmente inconsistenti (addirittura nel 2002 la magistratura accusò il nostro responsabile di “terrorismo internazionale”). La verità è che si è voluto e si vuole colpire la capacità del movimento dei sans papiers in Italia di auto-organizzarsi e di auto-finanziarsi che il Dhuumcatu da anni porta avanti nelle lotte dei lavoratori immigrati del Bangladesh e non solo.
Detto questo ribadiamo a tutti che continueremo a auto-organizzarci e continueremo a rivendicare i diritti dei cittadini immigrati che già hanno iniziato mobilitazioni permanenti davanti alle principali Questure d’Italia tra cui quelle di Palermo, Napoli, Milano.
Invitiamo tutti a venire con noi in piazza Esquilino, giovedì 28 febbraio alle ore 17,00 per sostenere le legittime rivendicazioni degli immigrati del Bangladesh.
Presidio a Piazza Esquilino, Roma
Giovedì 28 Febbraio, ore 17
Presidio a Piazza Esquilino, Roma
Giovedì 28 Febbraio, ore 17
INFO : Associazione Dhuumcatu 3398127020 – 0644361830