venerdì 28 settembre 2007

VU LAVA’ DAY

COMUNICATO STAMPA
Un mese fa, il 29 agosto, l’ordinanza del sindaco di Firenze ha inaugurato la linea dura contro i lavavetri: per i “VU LAVA’ ” il rischio è il carcere.
Molte città si sono schierate a favore della repressione del fenomeno dei lavavetri, associandolo ad altre categorie ‘devianti’: i parcheggiatori abusivi, i rom, gli ambulanti, le prostitute. Un’ondata di ‘Tolleranza zero’ che ha creato una grande confusione tra fenomeni simili, ma di diversa natura. Una linea dura che risponde alle emergenze reali creando emergenze finte: in particolare i lavavetri non sono un’emergenza, non sono l’emergenza. Sono semplicemente persone che cercano di guadagnarsi il pane con l’unica abilità che conoscono. Non stuprano, non uccidono. A volte sono antipatici, spesso fastidiosi. A volte ci bagnano il vetro, anche se non vogliamo. Qualcuno sfrutta il lavoro degli altri, e quello dei bambini, E VA PERSEGUITO. Ma sicuramente non sono i lavavetri la CAUSA del problema sicurezza. Il problema sicurezza non si risolve trovando ‘capri espiatori’.

Il 29 settembre alle 15.00 una rete di operatori interculturali ed associazioni antirazziste si muoverà con mezzi privati da piazza Vittorio verso i luoghi dei lavavetri, cui verranno consegnate bevande e informazioni utili.
Il tour terminerà nel quartiere Esquilino, dove alle 18.30 si potrà partecipare alla fine della giornata di digiuno del Ramadan (l’Iftar), degustando gratuitamente le pietanze tradizionali in Via Bixio, angolo Via Giolitti.

L’iftar è il momento che segna al tramonto la fine della giornata di digiuno nel mese di Ramadan, un momento simbolico di socialità familiare e raccoglimento nel consumo delle pietanze tradizionali.La falsa propaganda in atto ai danni dei fedeli musulmani ha addirittura portato al sequestro a Milano di un pasto tipico dell’iftar per le popolazioni sud-asiatiche, una pietanza che si chiama alur ciop (frittelle di patate), in quanto, secondo l’ufficiale dell’ordine pubblico, conteneva qualcosa di esplosivo. L’ufficiale ha invitato la persona a consumare il pasto davanti a lui, come prova che non contenesse alcun esplosivo, ma lui si è rifiutato di consumare del cibo prima del tramonto, perchè faceva il digiuno di Ramadan.

Invitiamo i diversi organi di stampa e le associazioni antirazziste a partecipare alle due iniziative.

PER INFORMAZIONI: 339 3486931 - Associazione Duumchatu 06.44361830

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