lunedì 4 maggio 2009

X Edizione del Capodanno Bangla 1416, divieti alla “non italianità”: Il Comune di Roma cancella il dialogo interculturale nella città

Invitiamo gli organi di stampa, le associazioni antirazziste e i rappresentanti delle istituzioni locali alla conferenza stampa che si terrà Mercoledì 6 Maggio, alle ore 12.00 a Roma, in Via Bixio 12 presso la sede dell’Associazione Dhuumcatu. La conferenza, convocata dall’Associazione del Bangladesh, India, Pakistan, Sri Lanka e Cina, insieme ad altre 52 associazioni provinciali della comunità del Bangladesh, vuole denunciare l’ennesimo atto d’indifferenza da parte del Comune di Roma nei confronti dei cittadini migranti che vivono e lavorano nella città. Ancora una volta, l’amministrazione comunale cerca di cancellare le esperienze di dialogo tra le culture che si sono spontaneamente sedimentate nella città durante gli ultimi anni: prima la Festa Intermundia, poi il Durga Purja, passando per la ricorrenza di Eid, adesso l’obiettivo della Giunta Alemanno è il Capodanno Bangla.
Il Capodanno Bangla è una ricorrenza di un calendario antico; da anni le comunità di Bangladesh, India, Pakistan, Nepal, Sri Lanka, Cina e di altre nazionalità, organizzano insieme questo evento, a cui hanno preso parte migliaia di cittadini romani. Si tratta di una festa che ha un duplice obiettivo: da una parte, insegnare ai bambini, figli di migranti, la cultura tradizionale del paese di provenienza dei propri genitori, dall’altra, far conoscere la ricchezza della cultura sud asiatica alla società italiana.
Questo anno è in preparazione la X Edizione che si svolgerà dal 17 fino al 24 Maggio ’09, con un mese di ritardo a causa del diniego del Comune all’utilizzo dell’area individuata per la festa. La macchina organizzativa è in moto già da tempo: gli artisti locali sono impegnati nelle prove di canto e nelle danze tradizionali, gli ospiti internazionali sono giunti o in procinto di partire per l’Italia. La X Edizione prevede nel calendario delle iniziative momenti di riflessione e dibattito: il 20 maggio sarà dedicato al razzismo, il 23 maggio alle seconde generazioni e il 24 maggio, in chiusura, la festa ospiterà l’assemblea regionale dei migranti.
Il Comune di Roma, però, pur avendo ricevuto sin dal mese di Gennaio la richiesta di concessione del suolo pubblico del Parco Centocelle a Roma, sta cercando di non far festeggiare questa ricorrenza in quanto la festa non è Italiana. Evidentemente per i migranti Roma non deve essere “Città Natale”. Cosa direbbe il nostro Sindaco se a New York venisse vietata una festa della comunità italo-americana?
Al momento inaugurale abbiamo invitato i rappresentanti delle amministrazioni locali a partecipare, in particolare i Presidenti di Regione e Provincia e anche il Sindaco di Roma, pur sapendo che quest’ultimo, chiaramente contrario allo svolgimento dei festeggiamenti, forse non parteciperà.
Le istituzioni dovrebbero, però, ricordarsi di essere di tutti i cittadini, stranieri e non, riteniamo davvero inaccettabile che il Comune cerchi di ostacolare un evento atteso e voluto da migliaia di persone.
Abbiamo, inoltre, esortato il Prefetto di Roma ad intervenire per riesaminare un diniego che è la conseguenza dell’indirizzo politico del Comune. Le scuse in realtà non sono nuove: ufficialmente ci è stato comunicato che il parco è chiuso, tuttavia non è la prima volta che questo avvenimento si verifica. Anche nei due anni precedenti il cancello era chiuso, ma il Prefetto è intervenuto per darci le chiavi, che dopo la festa abbiamo puntualmente restituito. Ci preme ricordare che la manifestazione si è svolta senza alcun problema né di ordine pubblico né di pulizia del giardino.
Il rifiuto dei festeggiamenti da parte del Comune di Roma significa voler provocare disordine pubblico. Il luogo di svolgimento dipenderà dalla risposta del Prefetto, ancora non pervenuta nonostante siamo a ridosso dei festeggiamenti, che si preannunciano con il rischio di momenti di tensione provocati dall’atteggiamento irresponsabile del Comune di Roma. In risposta alla nostra richiesta, la Questura di Roma ha autorizzato i festeggiamenti del Capodanno Bangla-1416 a Villa De Santis. Ringraziamo il Questore per l’autorizzazione concessaci, ma chiediamo ancora una volta al Prefetto di intervenire presso il Comune di Roma per concedere l’uso del Parco Centocelle, più idoneo perché è un’area lontana dalle abitazioni. Il permesso del Questore allo svolgimento della festa presso Villa De Santis non garantisce, tuttavia, l’uso del suolo pubblico. Se il Comune di Roma non dovesse concederci l’uso del Parco Centocelle, faremo la festa a Villa De Santis, cosa farà il Comune durante l’allestimento della festa? Ci auguriamo che, sotto campagna elettorale, non si voglia strumentalizzare politicamente quest’evento, impedendo la Festa sia al Parco di Centocelle che a Villa de Santis.
Chiediamo alle associazione antirazzista, agli amministratori locali, alla Stampa e alle TV di intervenire alla conferenza stampa per sentire le testimonianze dei cittadini migranti dei diversi paesi coinvolti nell’organizzazione e capire l’importanza dell’evento, nonché di tenersi pronti ad intervenire presso il Parco per documentare la discriminazione del Comune di Roma.
Conferenza Stampa
Merc 6 Maggio ‘09
Ore 12.00, via Bixio 12, Roma
Presso Associazione Dhuumcatu

Tel 06 44361830, Fax 06 44703448 e-mail: dhuumcatu@yahoo.it

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