martedì 28 dicembre 2010

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Festa del sacrificio di Abramo id al-kabir VII Edizione 16 Novembre 2010, ore 8.30-11.30 P.za Vittorio e Villa De Santis a Roma


VII Edizione
Festa del sacrificio di Abramo
Id al-kabir

16 Novembre 2010,
ore 8.30-11.30
P.za Vittorio e Villa De Santis a Roma

Le celebrazioni della id al-kabir o della Grande Festa, sono senz’altro una delle ricorrenze più conosciute per la concomitanza col più grande raduno musulmano mondiale del pellegrinaggio a Mecca, dove è situata la moschea sacra, ricostruita, secondo la credenza, da Abramo.
L’importanza dell’evento sta proprio nella dimenticata comunanza tra le religioni monoteiste. Tale festa difatti pone al centro della religione islamica il Profeta Abramo, che acconsentì alla richiesta rivoltagli direttamente da Dio di sacrificare il primogenito Ismaele e che fu fermato dall'angelo Gabriele, che gli diede in sostituzione della vita del figlio una pecora da immolare.
Il sacrificio del montone, atto di culto centrale in questo giorno festivo, assume il significato religioso della sottomissione alla volontà e alla fedeltà divina.

Dinanzi all’impossibilità dell’organizzazione pubblica del culto del sacrificio in Italia per l’assenza ad oggi della stipula di un’intesa, questa giornata festiva sarà celebrata con un raccoglimento in preghiera.
Gli appuntamenti di raduno festivo sono fissati anche per questa VII Edizione del prossimo 16 Novembre 2010 a Piazza Vittorio e a Villa De Santis (via Casilina) a Roma, ovvero in quelle municipalità caratterizzate da un’elevata presenza della collettività musulmana, dove sono attesi circa sei mila partecipanti ai tre turni di preghiera.

L'associazione Dhuumcatu, insieme a diverse associazioni della comunità del Bangladesh e non solo, e alla Moschea Masjeed-e-Rome, invita i cittadini, le associazioni, le forze sociali e politiche, le istituzioni locali, i mezzi di comunicazione a partecipare a questo evento, voluto per rafforzare il dialogo interreligioso e la convivenza sociale, e per favorire la fratellanza nella diversità culturale.

Info: 0644361830, 3291695104, dhuumcatu@yahoo.it

Berlusconi telefona alla Questura di Milano per Ruby e il Sindaco telefona al Questore di Brescia per sgomberare la manifestazione di Immigrati?


L’Associazione Dhuumcatu denuncia il comportamento della Questura di Brescia contro i lavoratori immigrati, che da circa un mese pacificamente sono in presidio per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al rilascio del Permesso di Soggiorno. Il lavoratori immigrati stanno chiedendo di uscire dalla cosiddetta clandestinità e avere diritto ad accedere al lavoro garantito, senza essere costretti a lavorare con turni di 14-15 ore a sole 20 euro al giorno.




La nostra associazione da il pieno appoggio e solidarietà verso questi lavoratori e diffida la Questura di Brescia per il comportamento assunto in un paese democratico.Manifestare è un diritto dimenticato dal Questore di Brescia. Siamo veramente in una situazione che ha dell’incredibile, in quanto la stessa Questura ha risposto con cariche e fermi motivati dal fatto che “la manifestazione non era autorizzata”.L’esercizio di abuso di potere da parte del Questore di Brescia è evidente, basta ricordare i termini di legge, che stabiliscono che per una manifestazione non occorre l’autorizzazione, basta che i cittadini comunichino con le forze dell’ordine. Il Questore soltanto può non autorizzarla se dovesse risultare nello stesso luogo e alla stessa ora un ‘altra manifestazione o per motivi di ordine pubblico, sempre e comunque motivati.Chiediamo pertanto alla Magistratura di indagare sulla situazione in corso, visto che sembrerebbe trattarsi di un grave atto di repressione per motivi politici. Voci diffuse asseriscono difatti che tale ordinanza in realtà sia stata richiesta al Questore di Brescia su pressioni dal Sindaco di Brescia, prassi che in Italia sembra stiano diventando di moda.

Invitiamo anche i giornalisti a indagare e seguire i gravi accadimenti in corso e di capire il motivo per cui “Berlusconi telefona alla Questura di Milano per Ruby e il Sindaco telefona al Questore di Brescia per sgomberare la manifestazione di immigrati”.

14 ottobre 2010: Manifestazione del contro il lavoro nero, il razzismo, la discriminazione

GRANDE MANIFESTAZIONE 
GIOVEDI'14 OTTOBRE 2010 h. 17.00
PIAZZA DELLA REPUBBLICA 
CONTRO IL RAZZISMO 
E LA DISCRIMINAZIONE,
PERMESSO DI SOGGIORNO PER TUTTI!

 

Festa id al-fitr di fine Ramadan

Festa id al-fitr di fine Ramadan
10 Settembre 2010
ore 8.30-11.30
P.za Vittorio e Villa De Santis a Roma



Parchi romani trasformati, secondo la più autentica tradizione profetica, in grandi moschee all’aperto. Questo scenario nei giorni di festa musulmana non è oramai insolito per la cosmopolita città di Roma, sin dalle origini crocevia di popoli e culture.Al crescere della variegata collettività musulmana, stimata a Roma a 100 mila persone, si susseguono le iniziative pubbliche per favorire il dialogo islamo-cristiano, in fase stagnante per l’essere stato relegato esclusivamente in ambito accademico o in quella parte della sfera ecumenica non oltranzista, escludendo di fatto la partecipazione della società civile. Anche questo anno la cittadinanza locale, gli organi di stampa e le diverse forze politiche potranno partecipare alla VII edizione della festa di fine Ramadan, id al-fitr, che si terrà il prossimo 10 Settembre 2010, data che segna il primo giorno festivo del mese sawwal, successivo al mese del digiuno.Gli appuntamenti di raduno festivo sono fissati a Piazza Vittorio e a Villa De Santis (via Casilina) a Roma, ovvero in quelle municipalità caratterizzate da un’elevata presenza della collettività musulmana, dove sono attesi circa sei mila partecipanti ai tre turni di preghiera.L'associazione Dhuumcatu, insieme a diverse associazioni della comunità del Bangladesh e alla Moschea Masjeed-e-Rome, invita i cittadini, le associazioni, le forze sociali e politiche, le istituzioni locali, i mezzi di comunicazione a partecipare a questo evento, voluto per rafforzare il dialogo interreligioso.

IFTAR PUBBLICA a Villa De Sanctis il 29 AGOSTO 2010 alle 19.30

29 AGOSTO 2010
ore 19.30
Villa De Sanctis (via Casilina angolo via Gordiani)


IFTAR PUBBLICA


La consumazione dei pasti sarà completamente gratuita

L'associazione Dhuumcatu, insieme a diversi associazioni della comunità del Bangladesh e di altre comunità islamiche, ha organizzato questo evento al fine di pruomuovere la conoscenza della religione islamica e la convivenza tra le fedi.

Concluderanno la serata gli interventi di rappresentanti politici italiani.

Il Comune di Roma non ci imbavaglierà. Continiamo la lotta per sostenere l'esperienza di Tor Cervara

Alla c.a. Sindaco di Roma
Epc.
Presidente Regione Lazio
Presidente Provincia di Roma
Presidente V Municipio
Epc. Aderenti
On. Livia Turco - Camera dei Deputati
On. Luigi Nieri - Regione Lazio
On. Aurelio Lo Fazio - Provincia di Roma
On. Massimiliano Smeriglio - Provincia di Roma
On. Gianluca Peciola - Provincia di Roma
On. Pino Battaglia- Provincia di Roma
On. Andrea Alzetta - Comune di Roma
On. Maria Gemma Azuni - Comune di Roma
On. Romolo Salvador - Comune di Roma
On. Giammarco Palmieri Presidente VI Municipio
On. Susi Fantino Presidente IX Municipio
Oggetto: Bilancio incontro del 16/07/2010 con Gabinetto del Sindaco su Tor Cervara bonificata.
L’Associazione Dhuumcatu, sita a Roma in via N. Bixio 12, Tel. 0644361830, Fax. 0644703448, email dhuumcatu@yahoo.it , sito www.dhuumcatu.org,
RINGRAZIA
le S.V. dei precedenti interventi in favore dei lavoratori precari e dei disoccupati di Via Tor Cervara a Roma mediante la partecipazione ai tavoli di trattative, l’approvazione della mozione del Consiglio provinciale del 7 Maggio 2010 e l’adesione alla petizione popolare, sostegno volto al mantenimento dei posti di lavoro a rischio e la continuità del progetto di auto-produzione di derrate alimentari e zootecnia.
Visto l’interesse mostrato in merito, l’associazione
INFORMA
che il percorso istituzionale, attivato dagli enti locali e dalle forze politiche, che ha portato all’individuazione di soluzioni volte, da un lato a garantire la continuità del progetto nell’area già bonificata e coltivata - attraverso una mediazione con la presunta proprietà e un accordo per il versamento di una quota d’affitto - dall’altro all’individuazione di un’area verde comunale che ospitasse il progetto, ha purtroppo subito una battuta d’arresto.
L’incontro tenutosi in data 16 Luglio 2010 tra due funzionari del Gabinetto del Sindaco e una delegazione dei lavoratori, anziché presentare l'auspicata risposta risolutiva della vertenza ben nota, aperta oramai da quasi due anni, non ha minimamente tenuto conto dei precedenti sviluppi consultivi, né del fatto che lo stesso Comune di Roma abbia ricevuto ben tre volte le delegazioni di lavoratori e abbia convocato due tavoli tecnici per ricercare una soluzione con le istituzionali sopra citate, insieme ad ASL RmB e Roma Natura.
In tale incontro è stata richiesta dal funzionario nuovamente la documentazione riguardante Tor Cervara per garantirne il rifornimento idrico, documenti e riferimenti già in possesso del Comune. Al momento della momentanea assenza per un’emergenza di uno dei funzionari, l’altro funzionario, delegato a continuare la riunione, rovesciando le intenzioni del collega, asserisce che: “Noi non possiamo fare nulla, non possiamo chiedere l’allaccio dell’acqua né della luce all’Acea, perché il Comune potrebbe essere citato per danno dalla proprietà”, suggerendoci che sia meglio tacere alla stampa la notizia degli animali che si trovano in difficoltà per l’emergenza caldo e per mancanza d'acqua, in maniera da eludere il rischio che associazioni animaliste sequestrino gli animali.
Il bilancio discusso dall’associazione circa l’incontro - valutato senza mezzi termini come un voler burlarsi dei lavoratori precari in favore di un privato che sta cercando fino in fondo di ottenere dall’amministrazione un permesso di costruzione in un’area che risulta riserva naturale - ci porta ad invitare proprio le associazioni che lottano per la difesa degli animali, tutte le autorità che fino ad oggi hanno sostenuto questa vertenza, i singoli cittadini che hanno aderito alla petizione popolare a favore di un “orto urbano contro la crisi e la difesa del verde” a interrogare il Comune sul motivo di questa retro-marcia e di queste esternazioni a porte chiuse, che non spaventano i lavoratori, né li inducono a far nulla di nascosto. Riteniamo anzi che questa lotta serva da esempio ad altri lavoratori su come sia duro ma necessario conquistare i propri diritti.
Vi chiediamo di interrogare i dati sotto elencati:
  1. Protocollo n. 15666 Municipio V del 11-03-2010
  2. Comunicato Assessore Lavoro Regione Lazio del 09-01-2010
  3. Protocollo n. 320 del 24-03-2010 Assessore al Bilancio Regione Lazio
  4. Protocollo n. 47419 Gabinetto del Sindaco del 12-07-2010
  5. Protocollo n. 122 del Comune di Roma per tavolo tecnico congiunto del 28-04-2010
  6. Comunicato del 18-02-2010 dell’On. Gianluca Peciola, Provincia di Roma
  7. Comunicato del 19-03-2010 dell’On. Andrea Alzetta, Comune di Roma
  8. Mozione del Consiglio provinciale n. 219 del 7 Maggio 2010 “Mantenimento del progetto agricolo di Tor Cervara”.
Inoltre, vi chiediamo di procedere ad indagare sulla presunta proprietà, in quanto i documenti catastali a suo nome, comproprietario famiglia Di Cosimo - Foglio numero 651, Particella 103 Sub 506 – si riferiscono a Via di Tor Cervara n° 134, che non è l’area da noi bonificata.
Inoltre, l’associazione, raccogliendo la sfida dell’amministrazione comunale di celare la vertenza, l’affronterà pubblicamente, organizzando un presidio proprio in Campidoglio, che si svolgerà in tarda notte e al quale parteciperanno le oche, questa volta non per salvare il Campidoglio, ma per chiedere il rispetto dei diritti di tutti diritti: animali e lavoratori di Tor Cervara; per chiedere all’on. Sindaco di Roma che venga effettuato l'allaccio immediato dell’acqua e venga concordato con l’effettivo proprietario un affitto o una compravendita con l’ente pubblico, che i lavoratori sono disposti economicamente a sostenere con giusto canone. Con questa operazione il Comune di Roma guadagnerebbe:
a) Un’area riserva naturale che rimarrebbe sempre verde e sottratta a speculatori e costruttori.
b) Dieci cittadini immigrati e italiani, e altrettante famiglie, che escono da uno stato di disoccupazione.
c) La possibilità che la cittadinanza possa acquistare prodotti a “km 0” e trascorrere momenti di socialità a contatto con la natura.
d) L’assenza di sfruttamento della prostituzione dentro questa area e la chiusura della discarica abusiva che ha già causato la parziale ostruzione del canale del fiume Aniene.
e) Per la prima volta il Comune di Roma potrebbe dire di essere veramente vicino ai precari e in particolare ai lavoratori immigrati.
Distinti saluti
Siddique Nure Alam Bachcu

La protesta al Campidoglio per salvare l'occupazione di Tor Cervara


Le oche tornano in Campidoglio. Oggi due grossi esemplari sono comparsi in piazza San Marco insieme a svariati altri animali da cortile. Facevano parte della singolare protesta promossa dall’associazione bengalese Dhuumcatu. “Noi animali chiediamo assistenza ai Romani”, questo lo striscione esposto. I bengalesi hanno richiamato l’attenzione sul sequestro di tre pollai avvenuto ormai nello scorso marzo nella zona di via di Tor Cervara. Su terreni incolti trasformati in discariche un gruppo di immigrati bengalesi aveva realizzato infatti a partire dal 2008 tre orti. A marzo però l’attività è stata bloccata e gli animali da cortile posti sotto sequestro, per una serie di irregolarità contestate.

“Ci hanno sequestrato un piccolo patrimonio di animali  di cui siamo custodi giudiziari – spiega Bachcu, portavoce di Dhuumcatu -. Avevamo 16 pecore, 130 polli, sei oche e venti piccioni. Dopo il sequestro la natura ha continuato però a fare il suo corso e sono nati 4 agnelli, 30 pulcini e 30 ochette. A questo punto chiediamo al Comune di riconoscere il nostro lavoro. Siamo disposti a pagare un affitto”. Dal Campidoglio un primo segnale: una delegazione sarà ricevuta nei prossimi giorni.
Paolo Brogi

TOR CERVARA: Presidio Mercoledì 14 Luglio

Disoccupati, animali e orto oramai inaridito
in lotta per sopravvivere
Presidio
 Mercoledì  14 Luglio 2010, Ore 17.00
Piazza Venezia, Roma
Un sequestro blocca l’esperienza di Tor Cervara a Roma, due anni per l’auto-recupero di uno spazio urbano degradato e per l’avvio di un progetto di agricoltura e zootecnia da parte di famiglie che versano in stato di indigenza.
Questo importante laboratorio sociale, definito unanimemente esempio e “buona prassi” da replicare per creare posti di lavoro in tempo di crisi, rischia di bloccarsi per la lentezza e i numerosi ostacoli frapposti dall’Amministrazione.
Da circa due anni, dieci persone, immigrate ed italiane, hanno occupato un terreno in disuso da anni, bonificandolo ed avviandovi con successo la coltivazione di alcuni orti urbani, l’allevamento di animali da cortile, l’organizzazione di visite ecologiche e corsi di semina per bambini ed associazioni. Nel mese di Marzo, le attività sono state bloccate attraverso il sequestro, da parte dell’Amministrazione, degli orti e degli animali (pecore, anatre, polli, oche, faraone, ecc), e con la chiusura, da parte dell’Acea, dell’acqua cui avevano accesso.
Nonostante questo, i lavoratori non si sono piegati, continuando ad irrigare, con i secchi, i loro piccoli orti di pomodori e le verdure di stagione. Mentre la natura, che non segue i tempi della politica, continua a fare il suo corso: gli animali continuano a partorire agnelli e pulcini, e la produzione di uova è aumentata di 600 unità.
Da Tor Cervara i protagonisti di questa esperienza, i disoccupati e gli animali, si sposteranno in presidio al centro di Roma e raggiungeranno l’Amministrazione, per chiederle: cosa dobbiamo fare di questi pulcini e agnelli nati durante il sequestro, a chi appartengono? Le uova e le verdure che sono state prodotte possono essere vendute o mangiate? Ve le possiamo regalare?
Per uscire dalla cosiddetta illegalità, abbiamo proposto all’Amministrazione di aprire un confronto con l’eventuale proprietario del terreno bonificato, mostrandoci disponibili a pagare anche un affitto della terra, una volta in disuso. Ma nessuno è stato in grado di fornirci una risposta concreta.
Per questo motivo, ci rivolgiamo adesso alla stampa e alla tv, per chiedere di sostenere la nostra iniziativa e di spingere l’Amministrazione a sanare quanto prima la situazione attuale.
Allo stesso tempo, chiediamo all’Amministrazione di mantenere la parola data ed adoperarsi concretamente con un intervento abitativo in favore del marito di Mary Begum, la donna bangladese morta tragicamente con suo figlio a seguito del rogo in via Buonarroti, in attesa da oltre tre anni di una risposta da parte delle autorità.
Inoltre, chiediamo all’Amministrazione di contribuire a non rendere sempre più farraginosa la già complessa procedura di regolarizzazione in favore di colf e badanti. L’esistenza di contratti di affitto regolarmente registrati, infatti, affiancati dalla dichiarazione del proprietario dello stabile relativa alla regolarità urbanistica e catastale dello stesso, o l’accertamento dell’abitabilità di un immobile, da parte del Comune di Roma, dovrebbero essere di per sé sufficienti a ritenere soddisfatti i requisiti abitativi previsti dalla procedura di regolarizzazione, senza la complicazione di dover invece fornire ulteriori documenti (atto di proprietà, misura catastale, ecc), per il rilascio del certificato di idoneità alloggiativa.
Saranno questi i tre punti, che una delegazione di manifestanti sottoporrà all’incontro, richiesto al Sindaco di Roma in occasione del presidio.
Info: Associazione Dhuumcatu, Via Bixio 12, Roma, Tel.0644361830, Fax. 0644703448.

29 Giugno 2010 Giornata dello sport contro il razzismo


Martedì 29 Giugno 2010
Ore 17.00
Largo Pettazzoni/Via Tor Pignattara, Roma
Ore 20.30
Proiezione Mondiali
Spazio bimbi  con giochi e premi per tutti, giochi da tavolo laboratorio di cricket e di capoeira, balli folkloristici, stand gastronomico colombiano e agroalimentare dei disoccupati autorganizzati.